Negli ultimi anni il crescente aumento dell’attenzione per l’ambiente ha diffuso l’abitudine di usare sempre meno le bottiglie di plastica e passare all’utilizzo delle borracce: riutilizzabili, comode, belle da vedere, ecologiche e in alcuni casi ermetiche e termiche. Utili nella vita di tutti i giorni, ma anche negli sport ed è nella dotazione militare.
L’antenata della borraccia è l’otre, l’unico contenitore economico, leggero, di poco ingombro e soprattutto infrangibile, a disposizione di tutti dall’antichità fino al XIX secolo. La vera e propria borraccia venne inventata in legno nel 1860 da Pietro Guglielmetti, possessore di una piccola industria di materiali in legno e fornitore del regio esercito. Le borracce più moderne in alluminio saranno costruite nel 1912.
Quando acquistiamo una borraccia teniamo conto dei fattori come l’affidabilità, la praticità, la comodità, la resistenza del contenitore, la facilità di apertura, l’isolamento termico e fattori estetici come colore, dimensione e diametro del collo. Meno di frequente però valutiamo il materiale di cui è costituita la borraccia che stiamo acquistando, che incide parecchio sulla nostra salute e su quello che ingeriamo.
L’acqua è coinvolta in quasi tutte le funzioni del corpo umano, è il principale costituente del corpo umano e rappresenta circa il 60% del peso corporeo nei maschi adulti, dal 50 al 55% nelle femmine, e fino al 75% in un neonato. L’European Food Safety Authority (EFSA) ha accertato un rapporto di causa effetto tra l’assunzione giornaliera di acqua e il mantenimento delle normali funzioni fisiche e cognitive e ha ridefinito i valori dietetici per le assunzioni di diversi nutrienti, tra cui l’acqua, raccomandando la quantità che è necessario assumere per godere di buona salute a seconda dell’età e del sesso.
I valori di riferimenti che considerano l’acqua assunta complessivamente, sia mediante consumo diretto che attraverso alimenti e bevande di ogni genere per adolescenti, adulti e anziani 2l al giorno per le donne e 2,5l al giorno per le donne.
I materiali più comuni utilizzati per realizzare le borracce sono plastica, acciaio e alluminio, e in misura minore il vetro, che ha lo svantaggio di essere più pesante e fragile.
Le borracce in plastica sono sicuramente lo più economiche e le più leggere, con lo svantaggio che si potrebbe incorrere in un’alterazione del sapore della bevanda che vi è contenuta, ma questa eventualità è fortemente legata alla qualità della plastica. Tra le plastiche più utilizzate troviamo il tritan, il polipropilene, il polietilene e il PET.
Le borracce in acciaio inossidabile sono del materiale chimicamente ideale per realizzare una borraccia. Si tratta di una lega ferrosa che, oltre a essere resistente, ha il vantaggio di essere inossidabile: bevande acide non rischiano di corroderlo. Grazie alla sua inossidabilità non necessita di alcun rivestimento interno o di vernici che si potrebbero scheggiare durante un urto o usurare nel tempo, anche se rischiano di ammaccarsi a causa di urti o cadute. È leggermente più pesante delle borracce in plastica ma con degli spessori minori, maneggevole e semplice da pulire.
Le borracce in alluminio sono sicuramente le migliori in termini di peso, in quanto materiale leggero, ma non essendo inossidabile è necessario rivestire l’interno della borraccia per isolare il metallo dal contatto diretto con la bevanda. Solitamente viene utilizzato un materiale di natura ceramica in grado di mantenere inalterati odori e sapori, è necessario assicurarsi che rimanga intatto perché nel caso di rotture o crepe è probabile che si creino muffe e proliferino batteri.
Le borracce in vetro sono quelle che hanno il tempo più limitato perché pur rappresentando il materiale più inerme dal punto di vista chimico, è più pesante degli altri materiali, e allo stesso tempo è anche più fragile. Non da problemi sugli sbalzi termici ed è lavabile in lavastoviglie grazie all’utilizzo del vetro borosilicato (Pyrex). Non conserva tracce odorose di liquidi e azzera i rischi di contaminazione da parte di sostanze organiche. Il vetro è inoltre eco compatibile, non inquina ed è facilmente riciclabile.
Per pulire al meglio la tua borraccia personalizzata puoi usare uno scovolino di plastica e il detersivo per i piatti, è possibile metterla anche in lavastoviglie, ma prima si devono controllare le istruzioni per il lavaggio. Per togliere gli odori che possono formarsi con il tempo basta versare nella borraccia acqua calda e un cucchiaino di bicarbonato; chiuderla, agitare e lasciarla riposare 10 ore. Poi è possibile svuotarla, risciacquarla con acqua corrente fresca e la borraccia sarà come nuova.
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